Dal 2006 una conquista dopo l’altra
Tao pur non essendo uno studente universitario eccelso, credeva fortemente nel suo progetto e nelle sue idee, così, con l’ausilio del suo mentore, il professor Li Zexiang, iniziò a sviluppare il primo prototipo di autopilota per elicotteri radiocomandati. Per circa tre anni Tao con la sua DJi venderà le sue centraline autopilota su internet, tanto da portarlo a commercializzare le NAZA, le unità di controllo per droni più famose al mondo. Episodio fondamentale allo sviluppo, su scala mondiale, della DJI, fu il volo, sull’Everest, del primo elicottero radiocomandato guidato da un autopilota. Era il 2009.
Mediante un programma di volo Waypoint coordinato per mezzo di Ground Station, l’elicottero poteva spostarsi in volo, trasmettere il filmato al monitor di terra e scattare immagini fotografiche completamente in autonomia. Pochissime cose se si pensa a quello che i droni sono in grado di fare. Ma fu comunque una rivoluzione a tutti gli effetti.
2010. La DJI ormai è sulla cresta dell’onda
L’esperimento sull’Everest, segnò, come dicevamo, la svolta per la DJI. Iniziò subito la commercializzazione, su ampia scala, dei prodotti DJI come le schede di autopilota per elicotteri radiocomandati. Con la prima versione della Ace One si aprono le porte del successo, che condurranno alla nascita del Wookong M, il sistema di autopilota per droni multirotori, primo esempio di sistema di controllo di un drone moderno.
Il 2012 è l’anno della rivoluzione
Ma per Wang Tao la produzione di componenti elettroniche, a livello professionale, non è un punto d’arrivo, vuole conquistare l’attenzione mondiale degli hobbysti. Così decise di progettare un sistema di controllo fondendo le funzionalità della NAZA e della Wookong M, creando un sistema di controllo che garantiva il mantenimento della posizione per mezzo GPS e il Return to Home, oltre che offrire un sistema di controllo dei droni multirotori sicuro ed efficientissimo.
Giugno 2012
La DJI, presenta il primo gimbal, ovvero un sistema di stabilizzazione della videocamera che sovverte definitivamente il concetto di ripresa aerea. Grazie a questo prodotto la DJI, che ne immetterà sul mercato in pezzi numerosissimi, permetterà ai droni di produrre filmati professionali senza dover stabilizzare il software.
Novembre 2012 nasce il 1° Phantom
Non contento dei successi mondiali, ricevuti con l’immissione sul mercato dei precedenti prodotti, Tao presenta al mondo il suo Phantom, il quadricottero che rivoluzionerà gli obiettivi del mercato e l’idea stessa che si aveva del drone.Inutile dire che il successo fu mondiale, e fu data la possibilità, a chiunque, di acquistare un drone semplice da guidare, facile da assemblare, con prestazioni efficienti al prezzo di meno di 700 dollari. Un sogno diventare realtà.
Fine 2012: il fatturato si aggirava intorno ai 26 milioni di dollari
2013 – 2014 – 2015: Negli ultimi 3 anni la DJI ha raggiunto una quota mondiale che supera il 70% del mercato, con crescita predestinata a triplicarsi anno per anno. I vari Phantom (2,3 e 4) rappresentano gli standard qualitativi di un drone quadricottero di fascia consumer.
Alla fine del 2015 il fatturato della DJI ha raggiunto quota di 1 miliardo di dollari, con un’azienda stimata del valore di 10 miliardi.
In questi ultimi anni la DJI è stata largamente finanziata da più società, e a Tao è rimasta una quota pari al 45% del totale, come 4,5 miliardi di dollari.
Oggi Frank Wang Tao è tra i miliardari più innovativi al mondo, con un obiettivo, quello di mantenere il controllo nei cieli di tutto il mondo i suoi con prodotti.